Seminari impartit per Francesca Antonelli, investigadora postdoctoral Marie Curie Universitat de València
Dijous 9 de març de 2023 a les 18 hores
Seminari: Donne in/visibili. Scienza, sociabilità e genere tra Sette e Ottocento
Ponent: Francesca Antonelli, Marie Skłodowska-Curie Fellow Universitat de València
Saló d'actes, Palau Cerveró. Sessió híbrida.
Nota: (El seminari se realitzarà en italià amb una presentació de powerpoint en castellà)
Sin dagli anni ’80 del Novecento, sempre più studiose e studiosi hanno denunciato l’invisibilità delle donne nella storia della scienza. Da allora, si sono fatti molti progressi, tanto che quello che oggi chiamiamo comunemente “donne, genere e scienza” appare ormai un campo di ricerca consolidato. Se infatti ormai si conoscono innumerevoli casi di donne attive in vario modo nella storia dei saperi scientifici, siamo anche sempre più consapevoli del ruolo del genere nel farsi stesso della scienza.
In questo seminario vorrei discutere alcuni di questi sviluppi storiografici a partire dal caso di Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836), donna dell’alta borghesia francese nota come traduttrice, illustratrice e collaboratrice scientifica del marito, il chimico e alto funzionario Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794). Le sue traiettorie personali e intellettuali, estese tra età dei Lumi e Restaurazione, permettono in effetti di riconsiderare il problema della visibilità delle donne nella scienza del Sette-Ottocento da una prospettiva per molti versi originale. In primo luogo, mostrerò la varietà di pratiche in cui Paulze-Lavoisier si impegna durante la sua collaborazione con Lavoisier, concentrandomi su un’attività a lungo trascurata dagli storici e tuttavia fondamentale: l’assistenza in laboratorio e la registrazione, tramite la scrittura, degli esperimenti. In seguito, metterò in evidenza le varie strategie con cui Paulze-Lavoisier riesce a ritagliarsi uno spazio nelle società scientifiche del tempo, conquistandosi relative forme di visibilità, prima e dopo la morte del celebre marito nel 1794. Vedremo, in particolare, che è giocando con la propria invisibilità, che Paulze-Lavoisier riesce a costruire la propria reputazione di collaboratrice scientifica, reputazione che sopravviverà fino agli anni ’30 dell’Ottocento. Concluderò con una riflessione metodologica sui problemi che questo studio di caso solleva relativamente al ruolo delle donne nella scienza tra Sette e Ottocento.
Francesca Antonelli è attualmente Marie Skłodowska-Curie Fellow all’Università di Valencia, dove lavora ad un progetto su genere e scienza nei quaderni di viaggio dei naturalisti nel lungo Settecento. A maggio 2021 ho ottenuto un dottorato all’Università di Bologna e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales, con una tesi su Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836). Di recente, ha pubblicato Scrivere e sperimentare. Marie-Anne Paulze-Lavoisier, segretaria della nuova “chimica” (1771-1836) (Viella, 2023) e co-diretto (con Antonella Romano e Paolo Savoia) il volume collettivo Gendered Touch. Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe (Brill, 2022).
(English)
Since the late 1980s, scholars have been denouncing the “invisibility” of women in the history of early-modern science. Since then, so much progress has been made that the area of study generally referred to as “women, gender and science” now appears to be an established field of research. Indeed, decades of extensive archival research have brought to light many cases of women who contributed in various ways to the production of scientific knowledge. At the same time, an increasing number of studies have been showing the role played by gender in the making of science itself. In this talk, I will discuss some of these historiographical developments, by focusing on the case of Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836), a woman of the French haute bourgeoisie known today as a translator, illustrator, and scientific associate of her husband, the chemist and tax farmer Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794). Based on my recent research on her intellectual and personal trajectories, I will address especially three points. First, I will show the variety of practices in which Paulze-Lavoisier engaged throughout her collaboration with Lavoisier, highlighting the obstacles which, as a woman, she had to face in the pursuing of her intellectual ambitions. As we will see, these obstacles were mainly related to the tensions surrounding the role of the “woman author” in Enlightenment society and culture and were shared by many other women as well. I will then focus on some of the strategies that Paulze-Lavoisier employed to overcome these difficulties and carve out a space for herself in the scientific communities of the time which, as is well known, were mostly composed by men. Sociability, and in particular salon sociability, was an important means in this respect, as it enabled her to gain some visibility among her contemporaries, before and after the death of her famous husband in 1794. Another means, as I will show, was the construction of the historiographical myth of Lavoisier as the “founding father” of “modern chemistry”, a project to with Paulze-Lavoisier devoted much effort especially in the first decades of nineteenth century. Finally, I will point out some methodological problems that this case study might pose us today and what it might add to current debates about the invisibility of women in the history of science.
Francesca Antonelli is currently Marie Skłodowska-Curie Fellow at the Universitat de Valencia, working on gender and science in eighteenth-century naturalists’ travel journals. In may 2021 she received her Phd in history of science at the Università di Bologna and the École des Hautes Études en Sciences Sociales, with a thesis on Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836) and Lavoisier’s laboratory notebooks. She is the author of Scrivere e sperimentare. Marie-Anne Paulze-Lavoisier, segretaria della nuova “chimica” (1771-1836) (Viella, 2023) and co-editor (with Antonella Romano and Paolo Savoia) of Gendered Touch. Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe (Brill,2022)
DURADA: 80 min